I social media come Facebook, Instagram, TikTok ed altri permettono ai loro utenti di condividere esperienze, interagire ed esprimere opinioni attraverso commenti.
Talvolta però, questa libertà di espressione può degenerare in commenti lesivi della dignità personale. Spesso infatti si assiste ad un vero e proprio assalto da parte di utenti che si esprimono con commenti offensivi con l’intento di attaccare e screditarne altri. I comportamenti syberbullistici sono molto frequenti e potrebbero causare un gravi danni reputazionali, soprattutto ove reiterati nei riguardi della medesima persona.
Questo problema comune colpisce sia i personaggi pubblici, le persone politicamente esposte, gli influencer, ma soprattutto gli utenti comuni che decidono di pubblicare un post.
Le offese sotto i commenti di un post possono essere dovute a diversi fattori; per esempio può scaturire a seguito del verificarsi di un fatto di rilevanza mediatica, come la pubblicazione di una notizia che ha fatto scoop; altre volte invece, la pubblicazione di un post diventa l’occasione per attacchi gratuiti e cyberbullismo.
Il funzionamento dei Social è sicuramente legato ad un principio molto semplice, quello dove ognuno è libero di esprimere la propria opinione. Sebbene la libertà di espressione sia un diritto fondamentale, essa trova un limite invalicabile nella tutela della reputazione, Dunque, non è vero che i così detti “haters” possono offendere a ruota libera chiunque prendono d’assalto, i loro commenti incontrano un limite che è quello della integrità della dignità della persona.
Come può essere qualificata un’offesa attraverso un commento sui Social?
L’illecito che può verificarsi con un’offesa contenuta in commenti social è quello dell’ingiuria, che si configura quando il commento supera di gran lunga l’area della libera critica consentita dalla legge. Nella formulazione originaria, l’ingiuria costituiva un reato sanzionabile penalmente; tuttavia, con il Decreto Legislativo 15 gennaio 2016, n.7, l’ingiuria è stata depenalizzata, trasformandola da reato a illecito civile. Ciò significa che non è più punibile con la reclusione o la multa, ma con una sanzione pecuniaria civile, da liquidarsi dal giudice in favore della persona offesa in relazione al danno non patrimoniale da essa subito.
Affinchè si possa verificare l’illecito il commento deve contenere espressioni oggettivamente lesive della dignità e della reputazione del soggetto offeso. La Giurisprudenza, in linea con l’articolo 2 della Costituzione, ha riconosciuto tutela non solo alla dignità intrinseca come persona, ma anche la sua reputazione sociale come individuo.
Noi di diprivacy, con il servizio “Rimuovi Commenti Social“, aiutiamo a difendere la tua reputazione online, offrendoti gli strumenti legali per contrastare gli attacchi offensivi che possono verificarsi nei commenti di un post, fotografia o video pubblicato sui Social.
A chi si rivolge il servizio?
Il servizio si rivolge a chiunque utilizzi i Social media per scopi personali o professionali e si trovi vittima di commenti offensivi. Il nostro team di esperti, specializzati nei campi giuridici interessati, conosce le dinamiche specifiche degli illeciti che si possono verificare e le strategie più efficaci per tutelare la tua immagine
Come interviene diprivacy per tutelare la tua reputazione?
Dopo un’attenta analisi della situazione specifica, intraprenderemo le azioni opportune per ottenere la rimozione dei commenti offensivi. In particolare:
Identificazione del soggetto che offende: gli autori del commento, pur non essendo noti personalmente possono essere identificati, anche solo attraverso deduzioni logiche o elementi contestuali;
Contatto con l’autore del commento: invieremo una richiesta di rimozione del commento, evidenziando la natura diffamatoria del contenuto e le possibili conseguenze legali;
Segnalazione del commento alla piattaforma Social: tramite i canali predisposti dalla piattaforma, il contenuto offensivo o inopportuno verrà notificato, così che potrà essere valutata la sua rimozione in base alle regole di policy interna;
Interazioni con le autorità competenti: qualora le precedenti azioni non dovessero sortire l’effetto desiderato, ci rivolgeremo alle autorità competenti, per segnalare l’illecito e richiedere la rimozione del contenuto offensivo;
Valutare azioni legali: in casi estremi, valuteremo l’opportunità di intraprendere un’azione legale per ottenere la rimozione del commento e il risarcimento dei danni subiti.
Noi di diprivacy scegliamo un approccio personalizzato, analizzando ogni caso con attenzione ed elaborando una strategia ad hoc finalizzata ad ottenere la rimozione dei commenti offensivi, il tutto nella massima riservatezza.
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